Del tuo Spirito Signore è piena la terra

23 Maggio 2010 Nessun Commento     

Celebriamo oggi la festa di Pentecoste, la festa dello Spirito santo, la festa dell’amore nella nostra vita.
Di Dio che ci ama attraverso le persone che ci mette accanto.
Ringarziamo Dio dell’amore che riusciamo a dare, ringraziamolo dell’amore che ci viene donato.
Preghiamolo perché non si inaridisca mai il nostro cuore.


LETTURE

I brani della Bibbia che fra poco ascolteremo descrivono il cambiamento che avviene nel cuore di ogni uomo, in una comunità cristiana, nel mondo e nella storia, quando ognuna di queste cose, di queste realtà vengono investite dallo Spirito di Dio.
Dal Libro degli Atti dove leggiamo il capovolgimento dell’episodio biblico della torre di Babele, è l’amore che fa comunicare gli uomini al di là della diversità di lingua e di cultura… alla lettera di Paolo che descrive l’azione dello Spirito nella vita del cristiano e della comunità, fino al Vangelo di Giovanni, dove Cristo comunica ai suoi discepoli la capacità di amare, la potenza di Dio, l’unica, attraverso la quale è possibile togliere il peccato dal mondo.
Il nostro ascolto attento ci farà cogliere quei particolari sui quali cercheremo di fondare la nostra riflessione.

OMELIA

Ricordate la domanda degli angeli ai discepoli che erano rimasti immobili con lo sguardo verso l’alto mentre Cristo scompariva: “Perché state a guardare il cielo?
La risposta l’abbiamo oggi, festa di Pentecoste: “Perché state a guardare il cielo? Dello Spirito del Signore è piena la terra!
Che cosa infatti celebriamo oggi?
Celebriamo la presenza dell’amore nel mondo, la presena dell’amore nella nostra vita, la presenza in noi e nella realtà che ci circonda dell’amore di Dio, del suo Spirito.
Vogliamo capirci qualcosa su questo “Spirito santo”?
Si dice “Spirito” perché “Spirito” vuol dire anima, anima vuol dire soffio, respiro, alito caldo, fuoco,affettività, anima, vuol dire vita…
Si dice “Santo” perché è di Dio, è la vita di Dio, , la sua essenza più profonda, la sua realtà più intima, è Dio stesso perché Dio è amore.
Per essere capaci di amare noi cristiani, a partire dal battesimo, fino ad arrivare alla Cresima, alla Comunione, siamo stati, immersi, penetrati, inzuppati, trasformati da questo “spirito”.
Ecco allora il senso della festa di oggi.
Perché oggi dovrebbe essere il giorno in cui festeggiamo l’amore in tutte le sue forme, perché lo spirito di Dio riempie la terra, perché dovunque c’è carità e amore, anche solo una scintilla d’amore, lì c’è Dio.
Ogni tipo di amore: perché ogni amore è presenza di Dio, perché dovunque c’è amore, lì c’è Dio.
L’amore della madre per il suo bambino e del figlio per la sua mamma…
L’amore della ragazzina che scopre per la prima volta il volto del suo amico…
E quello della donna che con maggiore consapevolezza sceglie il compagno della sua vita…
Celebriamo la presenza dello Spirito di Dio nell’amore forte e appassionato di una coppia all’inizio del suo cammino…
E quello sereno e stabile di coloro che attraverso le tempeste della vita sono riusciti ad invecchiare insieme…
Celebriamo l’amore di chi nella vita è rimasto solo o per scelta per caso, perché non inacidisca, ma si rivolga su chiunque abbia bisogno di amore.

Celebriamo l’amore vero, autentico, quello che vuole il bene dell’altro l’amore che da…
Festeggiamo, l’amore gratuito e disinteressato, ricordando anche quello mercenario, perché attraverso ogni briciola d’amore, anche limitata e sbagliata, esprime il desiderio e l’anelito verso l’amore vero.
Ma soprattutto, celebriamo la presenza di questo Spirito, di questo Amore, nella nostra vita.
Festeggiamo questa presenza se siamo passati dalla religione del timore, della paura, dalla religione della osservanza ansiosa della legge, dalla preoccupazione della nostra salvezza, alla religione della audacia, dell’impegno, della preoccupazione per la salvezza di tutti.
Festeggiamo l’Amore, lo Spirito santo, la sua presenza, se qui, ora, in questo momento, non ci sentiamo fra estranei, un gruppo di persone riunite per caso, senza rapporti reciproci, senza affetti, senza interessi e progetti comuni, ma siamo e ci sforziamo di diventare un solo corpo, un organismo, all’interno del quale ci si conosce, ci si ama, ci si rispetta, ci si perdona, si lavora insieme, pur nella diversità di doni, per il Regno di Dio.
Festeggiamo anche lo Spirito santo che riempie la terra, che inonda l’universo, perché è uno spirito che va dove vuole e per entrare nel cuore di un uomo non chiede l’appartenenza a una chiesa ma solo uno spiraglio di buona volontà.
E’ allora necessario che anche noi siamo riempiti dallo Spirito di Dio.
Come? Poco fa parlavamo di battesimo, di cresima…

Certo: ogni sacramento, per noi cristiani, se ci crediamo, se abbiamo capito qualcosa, è una immersione nello spirito, dal battesimo alla eucaristia, dalla cresima al matrimonio.
Ma i sacramenti, lo sappiamo, non sono riti magici, che producono immediatamente qualcosa…
Noi ci trasformiamo in cristiani, capaci cioè di amare con il cuore di Dio, seguendo gli stessi processi, umani, che presiedono ad ogni altra trasformazione… lentamente, così come lentamente si diventa madri e padri, mogli o mariti o figli, come sui diventa amici…

Ed in questa trasformazione riveste un ruolo ineliminabile la preghiera, nel senso più adulto, più concreto, più cristiano del termine.
Non come vuota ripetizione di parole, o come richiesta a Dio che levi dal fuoco le castagne per noi, ma come desiderio profondo di ricevere lo Spirito di Dio.
Nel Vangelo Cristo dice (non mi stancherò mai di ricordarlo a me e a voi) che l’unico dono, l’unico miracolo che Il Padre si è impegnato a dare a chi glielo chiede, è il dono dello Spirito.

Stiamo attenti: questa preghiera è pericolosa. Perché, se lo Spirito santo viene, è capace di sconvolgere dalle fondamenta la vita di una persona, di una famiglia, di una comunità. Se amiamo la vita tranquilla, se vogliamo farci i fatti nostri, se non vogliamo che i problemi degli altri entrino nella nostra vita, non facciamo questa preghiera: potrebbe finirci male.
Tanto è vero che noi chiediamo tante cose a Dio, ma forse poche volte abbiamo pregato per essere capaci di amare di più: i figli, il marito, la moglie, il vicino, l’estraneo, il nemico, questa città, il mondo nel quale viviamo…

Eppure con questa preghiera alla Spirito santo dobbiamo concludere, perché possiamo chiamarci ed essere veramente cristiani solo se chiediamo ed otteniamo dal Padre quello stesso Spirito che animava Cristo….
Facciamola insieme…

VIENI SPIRITO SANTO
manda a noi dal cielo
un raggio della tua luce.

Vieni, padre dei poveri,
vieni datore dei doni,
vieni luce die cuori.

Consolatore perfetto
ospite dolce dell’anima,
dolcissimo sollievo.

Nella fatica, riposo;
nella calura riparo;
nel pianto, conforto.

O luce beatissima,
invadi nell’intimo,
il cuore di tuoi fedeli.

Senza la Tua forza,
nulla è nell’uomo,
nulla senza colpa.

Lava ciò che è sordido,
bagna ciò che è arido,
sana ciò che sanguina.

Piega ciò che è rigido,
scalda ciò che è gelido,
drizza ciò che è sviato.

Dona ai tuoi fedeli,
che in Te solo confidano,
i Tuoi santi doni.

Dona virtù e premio,
dona morte santa,
dona gioia eterna.

AMEN!

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