Trinità 2010 – Gloria al Padre al Figlio allo Spirito Santo

30 Maggio 2010 Nessun Commento     

Nel nome…
Con questo gesto e con le parole che lo accompagnano cominciamo questa Eucaristia.
Così, è un’usanza cristiana, iniziamo la nostra giornata e sottolineiamo i momenti più significativi della nostra vita.
In questo gesto e in queste parole oggi battezziamo…
Queste parole e questo gesto acquistano un significato particolare oggi, in questa domenica, nella quale celebriamo, festeggiamo la Trinità: Dio, Padre, Figlio e Spirito.
Ci accorgeremo che queste parole non sono una formula astratta, relegata alla sfera del sacro, del rituale dell’incomprensibile, ma sono parole che, in qualche modo, fanno parte del nostra vita, di ciò che noi siamo, di ciò che dobbiamo diventare.
Al Padre al Figlio, allo Spirito esprimiamo la gioia della nostra festa con il canto del Gloria.

LETTURE

I brani biblici di oggi tentano di metterci in contatto di Dio, di farcelo conoscere, nel senso più pieno della parola.
“Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”.
“Dimmi che Dio hai e ti dirò chi sei, potremmo parafrasare.
Il nostro non è un Dio lontano, ma vicino, un Dio che vuole essere chiamato Padre e vuole figli che, animati dal suo Spirito, collaborino con lui.
Vediamo.

OMELIA

La festa di oggi è la conclusione ed il punto di partenza di tutto ciò che abbiamo finora celebrato.
Se da Pasqua in poi, da questa Pasqua in poi insieme a tutte le pasque della nostra vita, noi abbiamo cercato di trasportare nella nostra vita ciò che abbiamo sentito, la festa di oggi ha un significato.

Altrimenti è come accendere il televisore e trovare il film con i titoli di coda. Conosciamo magari il nome del regista e degli attori, ma la trama ci resta sconosciuta…

Cristo è risorto!
Cristo se ne va… ma resta!
Resta dentro di noi…
Perché state a guardare il cielo? Lo Spirito del Signore riempie la terra…
Su queste affermazioni che ci hanno accompagnato da marzo, ad aprile a maggio si fonda la festa di oggi.

Oggi festeggiamo la Trinità.
Perché? Che cosa ci interessa? Che cosa vuol dire? Quale importanza può avere questo cosiddetto “mistero” nella nostra vita?
Insieme cerchiamo di capirci qualcosa, perché non si può festeggiare, celebrare, se non ciò che si crede, se non ciò che fa profondamente parte della vita, se non ciò senza di cui la mia vita perderebbe qualcosa del suo valore e del suo significato.
Noi oggi festeggiamo il nostro Dio, perché ci ha rivelato, ci ha fatto sapere qualcosa di sé, del suo mistero, della sua vita.
E lo ha fatto non per soddisfare la mia curiosità, per mettere alla prova la mia intelligenza, o per farmi fare un atto di umiltà davanti a un rompicapo insolubile che sembra sconvolgere ogni regola della logica.
Lo ha fatto per fornirci una chiave di lettura, di interpretazione, di soluzione dei problemi della vita…
Guardiamola la nostra vita.
Spero che tutti voi ne abbiate una esperienza diversa, ma spesso, a casa, per le strade, dovunque viviamo a stretto contatto di gomiti, pigiati ogni giorno di più dentro lo stesso mondo, non comunichiamo, non parliamo, non ci aiutiamo, ma, al contrario, ci danneggiamo, ci perseguitiamo, ci eliminiamo, ci ammazziamo…
E’ l’inferno.
Prima che nell’al di là l’inferno esiste nell’al di qua… e ce lo creiamo noi, con le nostre mani, nella famiglie, nelle strade, sul posto di lavoro, nella vita sociale e politica…

Il nostro mondo, per tanti aspetti, è proprio l’opposto della Trinità: Noi siamo due, tre, dieci, mille e tali restiamo, sempre più divisi…; Dio presenta un modello diverso: il Padre, il Figlio e lo Spirito, sono tre ma l’amore che li unisce è talmente forte, grande, divino, da farli diventare una cosa sola senza distruggere per questo la loro diversità, la loro individualità, la loro libertà.
Deve essere così, per forza!
Dio è amore, è comunicazione, è relazione; e non ci può essere amore, comunicazione, relazione senza pluralità, bisogna essere almeno in due; e se Dio è amore è uno perché l’amore genera l’unità.
Per capire la Trinità non dobbiamo pensare: Ma come è possibile che 1+1+1 fa uno? E’ necessario cambiare operazione: In Dio ogni singola persona esiste perché è rivolta all’altra, ognuna ama l’altra ognuna è per l’altra!
E 1x1x1, fa UNO!

Ecco allora perché oggi festeggiamo Dio. Perché ci propone un modo di essere, che è scolpito profondamente nel più profondo della nostra umanità, perché siamo stati creati a sua immagine, e che ha bisogno del contatto con Lui per accendersi e venire alla luce.
Ed allora la Trinità, è anzitutto, un progetto personale di vita.
Ed è questo ciò che noi chiamiamo “felicità”: quello che abbiamo provato tutte le volte che abbiamo amato e che siamo stati amati!

Ed allora Io credo nella Trinità ogni volta che attuo non la separazione ma la comunione, non la disgregazione ma l’unità.

Io credo nella Trinità ogni volte che non distruggo l’estraneo, il diverso, ma ne rispetto la diversità.
La Trinità è per un cristiano il progetto di una autentica vita di coppia.
All’inizio Dio creò l’uomo. A immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò!
Amarsi senza dividersi, senza distruggersi, senza separarsi, amarsi facendo in modo che l’altro sia pienamente se stesso, diventare una cosa sola restando due persone, questo vuol dire per una coppia cristiana, credere alla Trinità.
La Trinità è il progetto di una comunità cristiana: un insieme di persone diverse che lo Spirito unisce fino a farle diventare una cosa sola “perché il mondo creda…”

La Trinità, infine, e dobbiamo dirlo se vogliamo uscire dall’intimismo ed essere fedeli al Dio della storia, è l’orizzonte ultimo di ogni progetto e di ogni scelta politica. Se la mentalità comune eleva oggi come norma il proprio interesse, il tornaconto del proprio gruppo, della propria categoria, del proprio partito, della propria chiesa a scapito di tutti gli altri, il progetto trinitario introduce un nuovo valore sconosciuto nel mondo sociale e politico, così come oggi lo viviamo.

Purtroppo la politica alla quale in questi giorni assistiamo ci mostra esattamente il contrario. Agli interessi economici dei gruppi e addirittura agli interessi di singoli personaggi politici sono subordinati gli interessi di tutti e il bene comune.

In questa Trinità siamo stati battezzati, immersi… che non vuol dire che un po’ d’acqua è caduta per caso sulla nostra testa.
Ma che attraverso le persone che abbiamo avuto accanto abbiamo conosciuto l’amore di Dio e abbiamo imparato ad amare come ama Lui.
Questo avrebbe dovuto capitarci.
Questo dovrebbe capitare a questi bambini.
Ma la cosa più importante non è il rito, è la vita.
Oggi, addirittura, c’è qualcuno che ha inventato il rito dello “sbattezzo”.

Persone che, battezzati da piccoli, una volta cresciuti, non riconoscono più quel gesto fatto senza la loro consapevolezza, e vogliono essere sbattezzati!

E pretendono che con un atto giuridico il loro nome sia cancellato anche dai registri della parrocchia nella quale è stato registrato il loro battesimo.
E’ in fondo un gesto di coerenza. Io non mi scandalizzo.
Mi chiedo però: “Quanti battezzati, al di là della cancellazione del loro nome dai registri battesimali, non sono “sbattezzati” di fatto”?
Per quanti di loro il battesimo non ha più alcun significato? Per quanti di loro, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, nei quali avrebbe dovuto essere immersa la loro vita sono degli emeriti sconosciuti, con i quali mai hanno avuto a che fare?
Che peso ha avuto nelle loro scelte, di vita, di lavoro, di amore, di comunità cristiana, di politica, di onestà, di partecipazione, l’essere stati immersi nel Padre, nel Figlio e nello Spirito?
Un gesto anagrafico e nulla più.
Io voglio sperare e pregare che per noi, per tutti noi non sia così!
Speriamo e preghiamo che così non sia per questi bambini!

Tags: , , , , , , Omelie

Scrivi un Commento


Warning: Undefined variable $user_ID in /membri/sspietroepaolo/wp-content/themes/mymag/comments.php on line 51

(required)

(required)


Che siano una cosa sola

RIT. Che siano una sola cosa, perchè il mondo veda che siano un solo amore. perchè il mondo creda....

Il cantico delle creature

A te solo Buon Signore Si confanno gloria e onore A Te ogni laude et benedizione A Te solo...