Preparate la via del Signore

5 Dicembre 2021 Nessun Commento     

La commissione europea, per non offendere ed emarginare chi non è cristiano suggerisce di evitare parole come “Buon Natale” invitando a farci gli auguri dicendo un generico “Buone feste”.Poi per le proteste dei cattolici, fa marcia indietro.Ma i cristiani, i cattolici (vedi articolo di Luigino Bruni che abbiamo citato domenica scorsa pubblicato dal giornale Avvenire di venerdì 26 novembre), non dovrebbero essere i primi a volere che il Natale cristiano riacquisti il suo vero significato e non si chiami generalmente natale una festa che ha sostituito il venerdì nero a Gesù Cristo?Signore pietà!

PREGHIAMO

O Dio nostro Padre, fa’ che la tua Parola, scendendo su di noi, ci trasformi in donne e uomini nuovi, capaci di essere la strada attraverso la quale possa venire nel mondo, nel nostro mondo, il tuo figlio, Cristo Gesù, che vive regna insieme con te e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli.

LETTURE

Molti tentano di porre dei parallelismi fra i libri dell’antico testamento e i vangeli. A volte però l’Antico Testamento dice una cosa e il Nuovo un’altra completamente diversa. Come in questo caso.Baruc ha in mente la restaurazione di un regno ristretto al popolo ebraico, Cristo la costruzione del Regno di Dio aperto a tutti gli uomini ai quali è rivolto il messaggio di salvezza. Possiamo accettare le parole del profeta solo se immaginiamo Gerusalemme come quel nuovo popolo che ha risposto alla chiamata di Dio e che, come dice Paolo coopera alla diffusione del regno di Dio nel mondo. In questo mondo, nel mondo in cui viviamo, nella realtà che ci circonda, all’interno della quale Giovanni Battista ci esorta a diventare noi stessi la strada di Dio.

OMELIA
Preparate la via del Signore
I vangeli, lo sappiamo tutti, non sono libri di storia.Il loro scopo non è raccontare cronache e avvenimenti, ma descrivere il modo con il quale i fatti della vita di Cristo furono vissuti e realizzati dai suoi primi seguaci.I vangeli quindi sono l’esperienza vissuta dalle prime comunità cristiane, esprimono l’angolazione dalla quale guardavano la vicenda di Gesù, la loro interpretazione dell’insegnamento del Cristo.Se una comunità cristiana oggi fosse veramente tale dovrebbe essere in grado di riscrivere il suo “vangelo, la sua buona notizia, per le donne e gli uomini del tempo in cui vive, con la stessa concretezza e la stessa efficacia del cristianesimo delle origini.E’ quello che fa la comunità di Luca:Nell’anno quindicesimo dell’imperatore romano Tiberio…Tiberio era il successore di Augusto, l’imperatore divinizzato già da vivo che eramorto il 19 agosto del 14. I templi in cui era adorato erano sparsi per tutto l’impero e i suoi “vangeli”, i suoi annunzi di felicità avevano riempito il mondo.Siamo quindi nell’anno 29, Ponzio Pilato governa la Giudea e, così, via via è elencato il quadro dei sette potenti di quei tempi.I sette grandi dell’epoca.Se volessimo entrare nella mentalità di chi ha scritto il vangelo di Luca, se volessimo rifare quello che facevano i primi cristiani dovremmo dire: Nel primo anno della presidenza di John Biden, (ma non possiamo dimenticare Putin, e Xi Jinping), Mattarella presidente della Repubblica e Mario Draghi primo ministro, Musumeci a Palermo e Pugliese sindaco a Catania, sotto il pontificato di Francesco, in attesa, a Catania, del nuovo vescovo (il vescovo attuale è dimissionario e si attende la nomina del successore) scende la parola di Dio.Su chi scende la Parola di Dio?Non si manifesta nelle sedi dei potenti, nei grovigli della politica, nel frastuono dei supermercati, nelle violenze delle piazze…Scende nel deserto, scende nel silenzio!Lo aveva già sperimentato Mosè: non nel rombo del tuono o nel frastuono del mare, ma nella brezza leggera della sera si manifestava Jaweh!Scende su Giovanni.Uno sconosciuto cercatore di Dio e bramoso di conoscere i suoi pensieri.Un uomo che esorta chi va a trovarlo a “preparare la via del Signore”.E’ il tema di oggi!Quando leggiamo questa frase la prima cosa che ci viene in mente è guardarefuori di me!E’ un errore!Per preparare la via del Signore devo guardare dentro di me!Perché sono io, è ognuno di noi la via attraverso la quale passa il Signore!Lo dicevamo domenica scorsa: Dio avviene attraverso di noi!Eseguiremo un canto alla comunione, (magari non riusciremo a cantarlo, ma hovoluto lo stesso inserirlo nei canti di oggi), le cui parole sono nei fogli che avete in mano o che leggete sul cellulare: “Se un uomo ha fame, là ci sei tu, se un uomo ha sete là ci sei tu…”L’avevamo interpretato sempre. se un uomo soffre, se è nel bisogno vicino a lui c’è Dio.Non è vero, non è così!Non è così!Se un uomo sta annegando e ci sei tu lì per salvarlo, lì c’è Dio, altrimenti Dionon c’è!Se qualcuno sta morendo di fame e ci sei tu a dargli un pezzo di pane, lì c’è Dio,altrimenti Dio non c’è.Se qualcuno è ammalato e ha bisogno di cure e lì qualcuno lo cura c’è Dio, altrimenti Dio non c’è!I maggiori responsabili dell’ateismo siamo noi cristiani quando non mostriamoattraverso la nostra presenza la presenza di Dio!Ogni cristiano è la via del Signore!Ogni comunità è la strada sulla quale Egli può passare.Per venire in questo mondo.Nel mondo di oggi.Ecco allora le due suggestioni fondamentali che ci vengono oggi dalla Parola diDio.II mondo di Putin e di Xi che voglio farsi guerra, il mondo di chi in Italia lavora per portare alla presidenza della Repubblica non persone degne di rispetto ma molto discutibili, il mondo di chi alla regione siciliana tiene nel cassetto soldi che dovrebbero essere impiegati per aiutare chi ha bisogno, il mondo in cui questo Covid mette a dura prova i nostri nervi, il mondo di chi muore o in mare o nelle foreste ai confini della Polonia, il mondo dei nostri fratelli africani ai quali non viene distribuito il vaccino, il mondo che spreca risorse lasciando morire di fame la gente, il mondo dell’isola di Lesbo dove 200 persone stanno lì da due anni come prigioniere, il mondo della mia famiglia, dei miei amici, dei miei conoscenti, di tutte quelle persone con le quali vivo ogni giorni quei rapporti che devono essere costruiti sul modello del Regno di Dio.Deve calare su questa nostra città nella qual molti dei suoi abitanti anche quest’anno resteranno delusi perché non si potrà fare la festa di Sant’Agata.Qualcuno ha fatto una proposta: Il comune di Catania risparmierà 500.000 euro. Perché non utilizzare questa somma per attrezzare un locale per i senzatetto di città?E’ questa il tentativo di una descrizione, molto incompleta del mondo sul quale deve avvenire oggi la parola di Dio.Un mondo che dobbiamo conoscere, che dobbiamo sapere come funziona, le cui caratteristiche non devono sfuggirci se vogliamo essere in qualche modo anche noi una via che conduce al Signore.Questa parola deve calare attraverso di me nel mio tempo, nel mio mondo!Non ci si può interessare di ciò che non si conosce.
E’ un mondo descritto in qualche modo dal 55° rapporto Censis di quest’anno 2021:Il Rapporto Censis , è uno studio abbastanza serio e informato che cerca di leggere le coordinate della società italiana d tutti i punti di vista, sociale, economico, politico, religioso e descrive il mondo in cui noi viviamo quest’anno, in maniera non molto incoraggiante.Non è certo infallibile, ma ci sono fior di studiosi che ci dedicano la vita, non è detto che dobbiamo ingoiarlo tutto intero, ma ci può servire.Così ci descrive “Un’Italia impaurita, sfiduciata, rancorosa. Accanto alla maggioranza ragionevole e saggia si leva un’onda di irrazionalità. E’ un sonno fatuo della ragione, una fuga totale nel pensiero magico, stregonesco, sciamanico che pretende di decifrare il senso occulto della realtàUna forte mancanza mancanza di “razionalità” sia nell’ambito pubblico che in quello privato, che hanno fatto tornare un buon numero di italiani alle superstizioni premoderne.La ragione ha perduto la forza che aveva in passato. Non faccio esempi. Fateli voi! Basta solo dire che il 5% degli italiani crede che la terra sia piatta e il 10% dice che ci hanno imbrogliati quando hanno detto che l’uomo è andato sulla luna!Questa chiusura mentale molto incline al complottismo porta al rancore. Siamo una società irrazionale rancorosa che non sa distinguere una informazione vera da una informazione falsa, e la fabbrica delle false informazioni è ormai diventata una vera e propria industria.Una società in fondo mediocre, nella quale emergono sentimenti di attesa e desideri di rinnovamento e di ripresa.Certo, una analisi sociologica non è un dogma di fede, possiamo anche pensarla diversamente, ma dobbiamo conoscere bene questo mondo pe costruire in esso strade che portano a Dio.L’uso della ragione è uno dei doni più grandi fatto alla nostra specie, l’eliminazione del rancore sociale in termini cristiani si chiama amore del prossimo, l’attesa di un mondo migliore cristianamente si chiama speranza, la costruzione del Regno di Dio, cristianamente si chiama “ripresa”, e dovrebbe diffondere la diffusione di quel senso di ottimismo che, se da un lato vede il mondo nelle mani di Dio, sa contemporaneamente che Dio lo ha affidato alle nostre mani.Ecco le strade sulle quali Dio si può incamminare, ecco le vie attraverso le quali Cristo può venire.Abbiamo il dovere e l’impegno di contrapporre ad un mondo impaurito, sfiduciato, rancoroso, una società coraggiosa, fiduciosa, fraterna!E’ questo il senso di quel canto che oggi canteremo alla fine della messa: “E’ la mia strada che porta a te!”Preghiamo perché le strade di ognuno di noi possano condurre a Dio.

Omelie

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